[Flussi]
Sto rincorrendo me stesso, in gara contro un tempo lepre, su un anello mentale senza traguardo.
Con il fiato corto arranco, inciampo, poi riparto, scatto, rallento, circondato da una folla di domande, dubbi e falsi miti che incita o sbeffeggia, a seconda dell’umore.
Esistono momenti però, attimi, in cui sento il vento fischiare, l’aria fredda sfiora le orecchie, fa lacrimare gli occhi e in bocca ha un sapore divino. I momenti in cui riesco a correre sono quelli che ripagano la fatica e gli sberleffi del pubblico.
Una corsa senza fine.
La fine sono io.