[Varietà]
Sopra al letto vive appeso un elefante di tutti i colori, pesante e caldo.
Le zanne inclinate entrambe nella stessa direzione, la sua sinistra; la proboscide, lunga fino ai piedi, passa dall’arancione pastello fino al viola funereo con una naturalezza che trovo ingiustificabile.
Perennemente bloccato nell’atto di muovere un passo in avanti, pachidermicamente immobile, illogicamente tenuto in aria da un chiodino. L’elefante del controsenso e del contrappasso, nella leggerezza ilare di tutti i colori del mondo eccetto il suo.
Ogni volta che lo guardo sembra di notarlo per la prima volta. Lenticolari dettagli si fanno avanti a turno aspettando il momento giusto per farsi belli. Sempre il solito, sempre nuovo.
Senza una vera collocazione, a passeggio per una tavolozza esplosa, l’elefante di tutti i colori oscilla con il vento o con un sospiro troppo forte o con uno sguardo troppo intenso.