[Flussi]
Poche parole, di quelle giuste, che si tengono la mano una accanto all’altra, che messe in fila formano uno skyline perfetto; solo poche parole, un’elemosina richiesta al vento, nella perenne attesa di un treno che non arriverà mai.
Un viaggio senza meta alla ricerca di quel paesaggio di parole,
rincorrendo la propria schiena,
a braccetto con i propri demoni,
nel silenzio di una carrozza vuota,
nel vuoto di un foglio bianco.
Poche parole, di quelle giuste, dammele tu,
tu che puoi,
tu che vuoi.