[Flussi]
Sai quando senti d’aver perso quel certo non so che,
quella morbidezza di pensiero?
Quando pensi di voler scrivere
e t’incagli,
cetaceo arenato che sogna il mare
e respira sabbia.
Dico a te, scribacchino,
lo sai, no?
Quando senti vetro liscio intorno a te,
quando la voglia è alla gogna, esposta e colpevole,
catene
che pesano sul collo e sui sogni,
segnano i polsi fino alle vene.
Dimmi, cosa fai?
Conosci un qualche trucchetto magico?
Ti affidi a qualche rito, a qualche pensiero, a qualche Dio?
Parla, scribacchino, che di scrivere non ne sei più capace.