[Varietà]
Il contenuto che leggerete è stato ispirato dall’opera di Simonetta Pedicillo @vidart_ao (v. immagine). Il progetto #scritturadesecuzione consiste nel pubblicare a cadenza settimanale (solitamente il lunedì) un testo/poesia ispirato da un elemento comune. Questa settimana partecipano: @ale_primo_conte, @alicenonsa, @anima_1_0_1, @aritmia_poetica, @bostikdisillusioned, @cm.wr, @gabbianigrassifoglivolanti, @hotel_caracas_cc, @iosonorainmaker, @laragazzachecorreconilupi, @mes.chers.souvenirs, @respiro_nero, @sibilodivento, @spazinfiniti. Tutti i testi sono visibili all’hashtag #scritturadesecuzione (valido per Instagram).

Culla, culla il fucile caldo la donna con le unghie smaltate, non gli canta la ninna nanna.
Non dorme mai il fucile ninnato dalla ragazza con le dita di sabbia, vorrebbe il seno sinistro di lei che saltella e non ride.
Per la strada lui la difenderà dalle fiere che le puntano addosso il mirino e i denti; sullo sfondo di un’aquila nera lei lo abbraccia, le dita di una madre non tremano.
Le belve fissano da lontano, ghignano, sbattono fauci mentre la ragazza, donna, madre, puttana, maledetta, amore, amante, futura, morta, infinita, potenza, sua, porta con sé l’arma invisibile che ucciderà i volti nascosti.
Sorge una guerra e viene fatto brillare lo smalto. Le schegge trapassano carne e ricordi, recidendo tendini e legami.
Lei sente di cadere, sente gli spari.
Il grilletto premuto frinisce, luce dall’alto la notte schiarisce.
Una pallottola nasce dal grembo di una madre china sulla petineuse, fa il giro del mondo e non si ferma mai.