[Flussi]
Cubi mentali, pareti trasparenti su cui rimbalzano sinapsi illividite dalle botte infantili.
Danni generazionali con cui ognuno deve fare i conti, anche chi non vuole, anche chi non lo sa.
Mute crisi relazionali espresse in abbracci artici, parole senza forma che sgorgano dagli occhi, affogano tra le lacrime, soffocano nei silenzi.
Il tempo cristallizzatore e la pigrizia autoconservativa, in uno statico girotondo demoniaco senza fine, in perenne accelerazione verso il momento successivo.
I legacci che stringono lingue e cuori, ancorati alla soggettiva storia cerebrale di ognuno, pregando per un intervento chirurgico di rimozione emotiva forzata.
Sotto i piedi, intanto, scorrono fluidi i giorni.