[Varietà]
Tante piccole orme, una dopo l’altra, una catena di ombre su un manto tanto bianco da infastidire lo sguardo.
Una bambina cammina nella neve con il capo chino, controllando meticolosamente ogni movimento del corpo. Ad ogni passo appoggia piano la suola delle scarpe sulla superficie bianca, si ferma un attimo, si sforza di percepire il confine tra aria e neve, poi molla gli ormeggi e lascia che il peso della gamba faccia affondare il Moon Boot rosso fuoco.
La bambina tende l’orecchio, assaggia lo sgranocchio dello stivaletto che trova un’improbabile resistenza, annusa il freddo che si compatta, intuisce il cambio di stato da neve fresca a neve schiacciata e sporcata. Poi di nuovo silenzio.
La bambina si blocca un attimo, resta completamente immobile fatta eccezione per il vapore del suo fiato, poi muove un muscolo e fa un altro passo.