[The One]
C’è una torre di vestiti, tanti strati come una lasagna, che ciclo di colorati dopo ciclo di colorati cresce e punta al cielo, o almeno al soffitto.
Ogni tanto mi parla, mi chiede se so dove sei finita e perché non ti fai più vedere e se non mi pare inappropriato che ci si comporti in questa maniera con il proprio vestiario.
Io abbozzo e rispondo che non lo so dove sei e cosa fai, che sì, è un po’ sgarbato non farsi mai sentire, nemmeno per gli auguri, e prometto che se mai t’incontrassi ti raccomanderei di fare visita quanto prima a una certa torre di vestiti.
Poi esco dalla stanza e torno da te, che stai tagliando cipolle e mi chiedi di ritirare la roba stesa che si è asciugata. Sorrido-tibacio-tiamo, ammicco allo stendino che sghignazza e non ti dico nulla di una certa torre di vestiti.